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Oliver Reiser

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Tamiflu® – efficace contro il virus dell´influenza suina Deutsch

di Oliver Reiser (traduzione italiana a cura di Chiara Cabrele)

L´influenza suina minaccia il mondo, ma il farmaco Tamiflu® agisce contro il virus. La sua produzione in grande scala è resa possibile dalla combinazione di tecniche genetiche e sintesi chimica. © Chemie-im-Alltag 2009.

Tamiflu-SchachtelL´influenza suina è apparsa solo recentemente in Messico, ma sono bastati pochi giorni perchè si diffondesse in diverse parti del mondo. Alcuni dicono che uno su tre potrebbe venire contagiato, ma sicuramente una buona organizzazione dei controlli su passaggeri di aerei provenienti dal Messico dovrebbe prevenire lo scoppio di una pandemia. Comunque, l´Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO) ha stabilito il rischio di epidemia ad un livello di cinque su sei.

Tamiflu® - una piccola molecola combatte il virus pericoloso!

TamifluNonostante la paura del contagio, ci si sente meno spaventati sapendo che ci sono due farmaci in grado di bloccare il virus: si tratta dello Zanamivir e dello Oseltamivir, conosciuto anche col nome di Tamiflu®. Quest´ultimo è un composto chimico chirale (i tre stereocentri sono indicati con l´asterisco) che contiene un anello a sei atomi di carbonio, al quale sono legati quattro gruppi funzionali, la cui disposizione spaziale determina l´attività antivirale. Il Tamiflu® è prodotto dalla compagnia farmaceutica Roche, che alla fine del 2006 aveva raggiunto una capacità annua di 400 milioni di applicazioni (75 mg due volte al giorno per cinque giorni). Il processo di produzione dura otto mesi, pertanto è necessario che gli stati siano in possesso di una buona riserva del farmaco, visto che non è possibile prepararlo in tempi brevi.

Tamiflu® - un successo della tecnica genetica e della chimica organica!

Mit_GentechnikAnche se spesso si guarda con sospetto sia ai prodotti chimici che a quelli derivati da manipolazioni genetiche, in questo caso - ed in molti altri - se ne deve riconoscere l´importanza e, soprattutto, si deve sottolieneare il fatto che è proprio l´uso di tecniche genetiche e di sintesi chimica a garantire la grande disponibilità di un farmaco per far fronte ad eventi epidemici.

ShikimisäureIl Tamiflu® viene preparato attraverso una serie di modificazioni chimiche di una sostanza naturale detta acido shikimico che viene estratta dalla pianta dell´anice stellato. Anche se la Roche può contare sull´intera coltivazione mondiale di anice, ciò nonostante questa non basta a soddisfare il fabbisogno di acido shikimico per la produzione del Tamiflu®. Fortunatamente, la compagnia farmaceutica Sanofi-Aventis fornisce alla Roche acido shikimico prodotto da batteri di Escherichia Coli geneticamente modificati.

L´azione biologica del Tamiflu®

Influenza VirusIl Tamiflu® blocca le cosiddette neuramidinasi dei virus dell´influenza: queste hanno il compito di neutralizzare il ruolo di protezione di molecole specifiche (acido sialico) presenti sulla superficie delle nostre cellule, facilitando così l´entrata del virus nella cellula ospite. Anche se i virus dell´influenza mutano molto in fretta, sembra che la parte corrispondente alle neuramidinasi, la quale garantisce ai virus la capacità di penetrazione cellulare, non sia soggetta a mutazioni. Per questo motivo, il rischio che i virus diventino resistenti agli inibitori delle neuramidinasi rimane basso; però, bisogna ricordare che negli ultimi anni il numero di virus influenzali, contro i quali il Tamiflu® è inefficace, è purtrotto aumentato.

Tamiflu® ad uso preventivo?

L´assunzione del Tamiflu® ad uso preventivo contro il virus dell´influenza è sconsigliata: infatti, non solo non è necessaria nel caso di una normale influenza, ma potrebbe anche dare la possibilità al virus di "abituarsi" al farmaco e di mutare al fine di privare il farmaco stesso della sua attività antivirale.

Lavarsi le mani regolarmente, evitare i luoghi affollati, e consultare un medico in caso di sintomi influenzali sono i consigli utili al momento. Fortunatamente, tutti i casi di influenza suina registrati in Europa su persone rientrate da un viaggio in Messico sembrano essere molto meno gravi di quelli registrati nel Paese sudamericano; comunque, bisogna mantenere uno stato di allerta, soprattutto dopo la triste notizia della prima giovanissima vittima del virus dell´influenza suina, un bambimo messicano di appena 23 mesi morto in Texas.

 

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