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Oliver Reiser

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L-Carnitina – l'integratore dimagrante? Deutsch

di Barbara Beer (traduzione italiana a cura di Chiara Cabrele)

Il numero di persone in sovrappeso sta crescendo rapidamente, ed il Mercato punta su prodotti dimagranti che dovrebbero funzionare come una bacchetta magica su pancia, fianchi e maniglie dell'amore. © Chemie-im-Alltag 2007

Perdere cinque chili in dieci giorni senza una dieta ferrea. È questa la promessa fatta dalla pubblicità di molti prodotti dimagranti. Uno di questi è la L-carnitina, che dovrebbe essere in grado di ridurre il grasso in eccesso addirittura durante il sonno. Dimagrire sognando, o sognando di dimagrire?

Che cos'è la L-carnitina?

La L-carnitina è una piccola molecola che il nostro corpo produce a partire dagli amminoacidi metionina e lisina, con la mediazione di importanti cofattori come il ferro, le vitamine C e B6, e la nicotinammide (una delle forme della vitamina B3). Inoltre, questa sostanza viene assunta attraverso il cibo o in forma pura come integratore (il prezzo varia tra 0,15 e 1,47 € per grammo).

Come agisce la L-carnitina sui grassi?

Prima di tutto, il grasso deve essere convertito nelle sue componenti principali, ossia la glicerina e gli acidi grassi. Gli acidi grassi contenenti catene con meno di 12 atomi di carbonio vengono trasportati nelle cellule dall'albumina del sangue, mentre quelli a catena più lunga vengono trasportati da altre lipoproteine. Una volta entrati nelle cellule, gli acidi grassi devono raggiungere i mitocondri, che sono le centrali di energia della cellula. Mentre gli acidi grassi a catena corta attraversano facilmente sia la membrana esterna che quella interna, gli acidi grassi a catena lunga riescono a penetrare solo la membrana esterna, mentre hanno bisogno della L-carnitina per attraversare la membrana interna. Quindi, la L-carnitina agisce come molecola di trasporto degli acidi grassi a catena lunga dal citoplasma all'interno dei mitocondri.

Ciclo della carnitinaGli acidi grassi vengono prima convertiti in specie più reattive, quali i tioesteri, mediante il coenzima A presente nel citoplasma, poi reagiscono con la carnitina in una reazione catalizzata da un enzima (figura a destra, cliccarla per ingrandirla). Grazie alla capacità della carnitina di diffondersi nelle membrane dei mitocondri, anche l'acido grasso legato alla carnitina viene trasportato all'interno dei mitocondri. A questo punto, il coenzima A si lega all'acido grasso rilasciando la carnitina che ritorna nel citoplasma per trasportare un'altro acido grasso.

Visto che la L-carnitina funge da trasportatore degli acidi grassi a catena lunga dal citoplasma all'interno dei mitocondri e viene ripristinata dopo ogni processo di trasporto, il suo uso come integratore alimentare non sembra essere motivato, in quanto (a) la quantità di carnitina prodotta dal corpo ed assunta attraverso il cibo è di solito sufficiente, (b) la carnitina non viene consumata durante il processo di trasporto degli acdi grassi, e (c) altri fattori come il numero dei mitocondri e l'azione catalitica di alcuni enzimi giocano un ruolo importante, oltre a quallo della carnitina, nel bruciare gli acidi grassi.

Quindi, l'effetto dimagrante dell'integratore carnitina non potrà essere così evidente come promesso dalla pubblicità. Invece, uno studio ha dimostrato che l'assunzione di carnitina può aiutare contro l'alopecia ereditaria (clicca qui per saperne di più).


 

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